CAMERA DEI DEPUTATI
Interrogazione a risposta scritta
Firmatario: CIPRINI Tiziana
Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e al Ministro dello Sviluppo Economico,
Per sapere, premesso che
-Nell’Accordo di Programma per la disciplina degli interventi di reindustrializzazione delle aree coinvolte dalla crisi del Gruppo Antonio Merloni del 18.10.2012 siglato dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalle regioni Marche e Umbria si legge che “Nel corso degli anni 2007 e 2008 una prolungata crisi produttiva e di mercato ha coinvolto il Gruppo delle aziende facenti parte della Antonio Merloni S.p.A. Il Gruppo Antonio Merloni, che ha impiegato circa 3000 persone e si è articolato in diverse società, ha svolto la sua attività in diversi settori produttivi facenti perno sulla produzione del cosiddetto “bianco” ed i suoi stabilimenti produttivi italiani sono localizzati nei territori delle Regioni Emilia Romagna, Marche ed Umbria. La crisi che ha coinvolto il Gruppo Antonio Merloni ha assunto peculiari ed emblematici caratteri di gravità nel quadro delle crisi industriali italiane, in quanto riguarda un settore di assoluta rilevanza del sistema italiano con ripercussioni sull’economia di più regioni ad elevata specializzazione manifatturiera. Nel territorio dei Comuni umbro-marchigiani ricompresi nell’accordo di programma Merloni si sono determinate nel corso degli anni le condizioni per lo sviluppo di un articolato sistema dell’indotto del Gruppo Merloni che, al manifestarsi della crisi dell’azienda, ha subito pesanti ripercussioni sui livelli di attività con un grave impatto sulla tenuta dell’occupazione”;
-La Merloni spa è stata ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria prevista dall’art. 2, comma 2, del D.L. 23.12.2003, n. 347 e all’attrazione alla procedura madre delle società controllate Antonio Merloni Cylinders & Tanks s.r.l., Tecnogas s.p.a. ed Elmarc s.p.a. e i Commissari hanno presentato al Ministero un programma avente per oggetto la cessione dei complessi aziendali facenti capo al Gruppo Antonio Merloni ai sensi della lettera a), comma 2, dell’art. 27 del D. Lgs. 8 luglio 1999, n. 270.
-In questo contesto le parti in data 19 marzo 2010 siglavano un primo Accordo di Programma di reindustrializzazione dell’area interessata definendo coerentemente le risorse nazionali, comunitarie e regionali a disposizione; l’accordo del 19 marzo 2010 prevedeva i seguenti obiettivi: 1) tutelare l’apparato produttivo esistente; 2) assicurare il rilancio delle attività; 3) salvaguardare l’occupazione;
-Con atto di cessione del 27.12.2011 del “perimetro aziendale” del Gruppo Antonio Merloni alla J&P Industries s.p.a., la quale ha acquisito la proprietà di tutti gli stabilimenti della Merloni (compresi i complessi produttivi di Umbria e Marche), sono stati ricollocati una parte dei dipendenti del gruppo mentre altri 1510 lavoratori sono rimasti in carico alla azienda in Amministrazione Straordinaria e si trovano in CIGS;
-Al primo Accordo di Programma del 19 marzo 2010 è seguita la sottoscrizione di un Atto integrativo del 18 ottobre 2012 siglato tra Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Umbria e Marche per la “rimodulazione” degli interventi con l’obiettivo di 1) riassorbire il maggior numero possibile di personale diretto attualmente in CIGS; 2) favorire la piena utilizzazione degli stabilimenti produttivi della Antonio Merloni, con particolare riferimento alla quota parte dello stabilimento di Gaifana, oggetto del diritto di opzione alla vendita o alla locazione concesso dalla societa J&P Industries s.p.a.; 3) sostenere il rilancio della PMI dell’indotto;
-La vendita dei complessi produttivi (compresi gli stabilimenti di Nocera Umbra e Fabbriano) della Merloni spa in Amministrazione Straordinaria alla società J&P Industries spa (Q.S. Group spa) è oggetto di una controversia giudiziaria pendente innanzi al Tribunale di Ancona intrapresa dalle Banche creditrici nei confronti dell’acquirente Q.S. Group spa e della stessa Merloni spa in Amministrazione Straordinaria ed avente ad oggetto la nullità e/o inefficacia per violazione delle norme di cui agli artt. 62 e 63 D. Lgs. n. 270/99 delle suddette operazioni di cessione del complesso aziendale;
-Inoltre rappresentanti del Comitato dei lavoratori Metalmeccanici umbri della (ex) Merloni spa hanno segnalato criticità in riferimento alla produttività degli impianti oggetto di cessione, ad avviso dei quali emergerebbe il progressivo “depauperamento” delle lavorazioni e “smantellamento” dei macchinari dei reparti di stampaggio plastica con conseguente riduzione dell’attività lavorativa;
-Gli obiettivi dell’Accordo di Programma prevedevano il riassorbimento del maggior numero possibile di personale attualmente in CIGS e favorire la piena utilizzazione degli stabilimenti produttivi della Antonio Merloni spa; tuttavia emergerebbe un quadro di incertezza delle sorti degli stabilimenti e dei lavoratori in CIGS per effetto della pendenza del contenzioso innanzi al Tribunale di Ancona in merito alla legittimità della cessione del complesso produttivo e della prossima scadenza della CIGS;
Si chiede di conoscere:
-Se i Ministri, ciascuno per le proprie competenze, siano a conoscenza o meno della descritta situazione in seno all’area industriale tutta ed in particolare di quella relativa agli stabilimenti di Nocera Umbra (PG) e Fabriano (AN);
-Quali siano i dati aggiornati dei dipendenti della Merloni spa, in Amministrazione Straordinaria, che si trovano ancora in CIGS anche alla luce della imminente scadenza del trattamento di CIGS dei suddetti lavoratori e quali misure i Ministri intendano adottare;
-Quali misure urgenti e/o provvedimenti i Ministri intendano assumere per promuovere il dialogo con la proprietà allo scopo di predisporre un piano industriale efficace per salvaguardare la produzione e i livelli occupazionali, anche nella ipotesi in cui si dovesse pervenire all’annullamento della cessione per effetto dell’accoglimento dell’impugnativa pendente innanzi al Tribunale di Ancona;
-Quali altre misure e/o azioni urgenti i Ministri, ciascuno per quanto di competenza, intendano adottare o stiano adottando per garantire il sostegno del reddito ai lavoratori che si trovano in CIGS e non assunti dalla J&P Industries spa e per favorire la piena utilizzazione degli stabilimenti produttivi della Antonio Merloni di Nocera Umbra e Fabriano, garantire prospettive economiche certe e salvaguardare i livelli occupazionali degli stabilimenti;
-Se i Ministri intendano comunicare notizie in merito alla posizione assunta in ordine alla controversia pendente innanzi al Tribunale di Ancona avente ad oggetto la nullità/inefficacia della intervenuta cessione.
Firmatario: Tiziana CIPRINI
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