EQUITALIA? NO, GRAZIE

M5S scontornato

LETTERA APERTA

ALLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI DEI COMUNI DI:               GUALDO TADINO

NOCERA UMBRA

FOSSATO DI VICO

 Oggetto: EQUITALIA? NO, GRAZIE

Il 30 giugno scade la convenzione che dal 2007 affida ad Equitalia il servizio di riscossione dei tributi per conto dei Comuni italiani, dopo la seconda proroga del Consiglio dei Ministri del 4.10.12.

Equitalia è una società dello Stato che ha una partecipazione del 51% Agenzia delle entrate e 49% Inps, è presieduta da Attilio Befera che è anche a capo dell’Agenzia delle entrate e da Mastropasqua che è il Presidente dell’Inps e ha funzioni di vicePresidente di Equitalia. E’ quindi una società statale, il cui compito è sostanzialmente quello di recuperare dei crediti per conto dello Stato o degli enti locali, con un aggio del 9% sulle somme riscosse. La norma è cambiata e dal primo gennaio 2013 i comuni e gli enti locali potrebbero già riscuotere i tributi per conto proprio senza dover ricorrere ad Equitalia.

Il principale problema di Equitalia è che gli sono stati affidati dei poteri invasivi. Basti pensare che per mettere l’ipoteca non si deve ricorrere a un giudice, si applica l’ipoteca quando il debito è di almeno 20 mila Euro, ma fino a 3 anni fa si mettevano ipoteche per debiti anche solo di 1.500 Euro. Mettere un’ipoteca su una casa per un piccolo imprenditore, vuole dire essere segnalato alla Centrale rischi e non avere più il credito bancario, non avere nessuna possibilità di lavorare regolarmente, perché quella segnalazione va a tutti i clienti, va alla pubblica amministrazione e va alle banche. Equitalia può prelevare i soldi direttamente dai conti correnti, ipotecare le case, l’auto ed i beni delle famiglie e delle persone più in difficoltà in modo rapido. Infatti, passati 60 giorni dall’avviso al contribuente debitore (si parla di debiti con lo Stato contratti a partire dal 2007, imposte sui redditi, Iva, Irap), la famigerata Equitalia potrà attivare tutti questi mezzi per recuperare il debito. Equitalia può mettere i fermi amministrativi, oppure bloccare i conti correnti, fare il pignoramento presso terzi, che significa non solo non pagare più Equitalia, ma non pagare più i dipendenti, quindi il danno di un blocco di un conto corrente non è solo il danno al datore di lavoro, ma anche ai suoi dipendenti e a tutte le famiglie. Nel 2012 c’è stato un aumento del 25,5% dei pignoramenti su stipendi e pensioni.

Come se non bastasse, una recente sentenza del TAR del Lazio (n. 6884) ha decretato la nullità di cartelle di Equitalia ed avvisi delle Agenzie delle Entrate poiché gran parte del personale che firma gli accertamenti non ha i requisiti di “dirigente”. La conseguenza è che tali atti sono nulli e, con essi, anche le successive cartelle Equitalia. Si parla di 767 funzionari su 1146 “abusivi”. La particolarità della questione nasce proprio dal fatto che questo piccolo esercito di funzionari è entrato a far parte della “famiglia” di Equitalia senza attraversare l’iter classico per l’assunzione del personale, ovvero niente concorso nè graduatorie preesistenti. Nessun controllo, nessuna documentazione.

Diversi comuni italiani si sono liberati in anticipo dalle catene di Equitalia (Oristano, Sassuolo, Bari ecc.) e sono diventati liberi, umani ed efficienti. La gestione diretta dei tributi ad Oristano, per esempio, ha portato sia risparmi sui costi di 150,000 euro (Il Comune che riscuote in proprio i suoi tributi non deve pagare l’aggio a Equitalia), sia un aumento del gettito di 650.000 euro. Meno costi, più ricavi. Non solo, anche più liquidità in cassa. “Risorse immediatamente disponibili a differenza di quanto avveniva con la gestione Equitalia, quando la liquidazione delle somme avveniva entro i due anni successivi all’emissione del ruolo’‘, da una nota del Comune di Oristano.

Il Comune non è un ente impersonale, è sul territorio, conosce spesso il contribuente e le sue difficoltà. Può, in caso di necessità di una famiglia indigente, posporre, dilazionare, cancellare un pagamento. Si chiama umanità. Ed è questa umanità che noi, cittadini del MoVimento Cinque Stelle, chiediamo ai nostri amministratori locali con il presente appello: si riprendano la gestione diretta dei tributi e rimettano al centro del loro agire i CITTADINI.

11 MAGGIO 2013

MoVimento Cinque Stelle di Gualdo Tadino

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